Archivio mensile:luglio 2019

Quello che non ricordo

Non so se avete mai avuto rimorsi, cose di cui non riuscite a parlare neanche con voi stessi; non lo so, non conosco i vostri armadi e quanto grossi siano gli scheletri al loro interno.
Se poi la vostra coscienza è immacolata avete tutta la mia ammirazione per essere riusciti a non deragliare mai e l’augurio che continui così, perché quando cose che -intenzionalmente, con ogni probabilità- accantoni ti tornano in mente, ci fai i conti senza però pareggiare mai.
Ma di come ci si sente in quei momenti, forse anche per un patetico tentativo di auto assoluzione, io ho cercato di parlarne.
Più o meno in questi termini:

QUELLO CHE NON RICORDO
Quello che non ricordo
poi viene fuori all’alba di un giorno feriale e imbianca i capelli
mentre cammino cauto sul giallo e sul rosso ai lati dei viali.
E a volte preferisco
perderlo nuovamente
quello che poi ricordo
fissando i quadroni
fino a diventarne
la sabbia delle fughe: il nero che cancella
a contrastare il bianco
del nervo scoperto dai canini.